Tutti i documenti riservati agli iscritti saranno disponibili non appena perfezionato il pagamento della quota sociale. In questi giorni stiamo completando gli ultimi adempimenti burocratici con disponibilità IBAN bancario. Il Sindacato é appena stato fondato e con un minimo di pazienza tutto funzionerà perfettamente. Appena completata la fase preliminare ad ogni iscritto sarà dato acceso univoco e personale nell’area iscritti presente nella Home page del nostro sito, riquadro box (vedi icona a lato). In questi giorni stiamo raccogliendo le adesioni che arrivano di continuo. Dopo la fase iniziale saranno attivate varie iniziative a tutti i livelli. Una di queste è predisporre in tempi certi, per gli iscritti interessati, i ricorsi contro la gs inps, con patrocinio dei nostri avvocati che già hanno vinto le prime cause, a costi concordati e contenuti. In ogni caso è prima necessario inviare il ricorso amministrativo al comitato provinciale inps (un facsimile presente nel nostro sito, a breve solo per gli iscritti, lo aggiorneremo). Tuttavia la proposizione del ricorso amministrativo non sospende il provvedimento emanato dall’INPS ma è necessaria per poter procedere nel contenzioso in sede legale. Infatti, il termine per ricorrere ai predetti Comitati è di novanta giorni dalla data del provvedimento impugnato e trascorsi inutilmente ulteriori novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso, gli interessati potranno adire l’Autorità Giudiziaria. Un’altra iniziativa a breve sarà una audizione con la Commissione Lavoro della Camera, come già avvenuto il 12 luglio 2012 e un incontro con il Ministro del Lavoro.
Non siamo a conoscenza dell’invio di carelle esattoriali ingiuntive ai colleghi che non hanno pagato quanto richiesto nell’avviso “bonario”. Ci risulta che in molti casi, per chi ha presentato ricorso amministrativo ancora nel 2011 al comitato provinciale (prima fase poseidone, anno di riferimento 2005) , l’inps non ha inviato ulteriori richieste per gli anni successivi (2006 e 2007). Quindi sicuramente il 2006 è prescritto e forse anche il 2007. Staremo a vedere per gli anni successivi. Osserviamo inoltre che l’inps si comporta in modo diverso da provincia a provincia, da collega a collega, segno di un comportamento poco trasparente e molto confuso. Questo atteggiamento, viste anche le ultime sentenze a nostro favore, mette tutti noi in apprensione e forte disagio. Si sviluppa e si consolida così l’idea che l’inps “ci sta provando”: pensa di fare come Robin Hood quando in realtà attua un prelievo forzoso e illegale (vedi sentenze) di risorse a inermi colleghi. Molti hanno pagato “ob torto collo” nel più assoluto silenzio e questo riteniamo sia un atteggiamento sbagliato. Facciamo due conti: circa 30.000 colleghi (solo ingegneri e architetti, escludiamo quelli che gà da sempre, bontà loro, pagano la gsinps) con un avviso medio di 4.000 euro sono 120 milioni di euro di un solo anno, linfa vitale per un’inps dalla cassa dissanguata. Se poi consideriamo 5 anni ma con un prelievo medio di 7.000 euro dato l’incremento della percentuale previdenziale della gs inps, RISULTANO 1 MILIARDO E 50 MILIONI DI EURO DI CUI L’80% DI SANZIONI. E’ un caso nazionale che non può assolutamente passare inosservato, anzi deve essere evidenziato a tutti i livelli.
“……..Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai”. Bertrand Russel
Invitiamo tutti ad essere parte attiva nella ricerca dei colleghi nella nostra situazione e proporre loro l’iscrizione al nostro sindacato.
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