La Nostra Storia

Il sindacato è stato fondato nel 2011 da arch. Nicola Busin, ing. Agostino Lertora e ing. Nunzio di Castelnuovo.
Inaredis nasce come sindacato degli ingegneri ed architetti che svolgono l’attività professionale contemporaneamente sia come liberi professionisti sia come dipendenti di enti pubblici o aziende private, ma si rivolge anche a tutti gli ingegneri e architetti, in quanto consapevole che le esigenze e le sfide da affrontare nell’esercizio della professione sono molteplici e complesse e la sinergia di tutti gli ingegneri ed architetti potrà essere un valore aggiunto per dare forza alla voce della categoria.
INAREDIS si è fatta conoscere dai professionisti e dalle istituzioni principalmente per la battaglia portata avanti in tema di previdenza per contrastare le inique pretese dell’Operazione Poseidone posta in essere dalla gestione separata INPS, avviata nell’ormai lontano 2011.
Il contenzioso posto in essere dagli ingegneri e architetti contro GS INPS fu enorme; migliaia di contribuenti fecero ricorso ai giudici del lavoro di tutta Italia per resistere alle inique pretese di INPS e si videro riconosciuta ragione nel farlo dalle sentenze favorevoli emesse dalla quasi totalità dei giudici di merito. Nel tempo si consolidò una giurisprudenza che vide rigettate le pretese dell’ente ed accolti i ricorsi dei singoli professionisti. Centinaia di sentenze in primo grado ed in appello accolgono, le ragioni dei professionisti, rigettando completamente la pretesa della GS Inps e spiegando nei dettagli le motivazioni delle loro decisioni.
Alla fine del 2017, però, una sentenza a sezione semplice della Corte di Cassazione ribalta la situazione. Con una sentenza che non confuta nel merito tecnico le pronunce dei diversi tribunali, emette una interpretazione di principio sulla questione: di fatto ribaltando la giurisprudenza, copiosa, formatasi negli ultimi cinque anni prima della pronuncia.
Nel frattempo viene redatta e presentata nella precedente legislatura a maggio del 2019, dietro indicazione del sindacato, una proposta di legge dalla commissione lavoro della camera dei Deputati (On. Viscomi e on. Serrachiani) risolutiva, ma la suddetta non arriva alla discussione in aula prima della interruzione della legislatura medesima e l’iter procedurale si interrompe.
La battaglia nei tribunali d’Italia prosegue; viene sollevata l’eccezione di incostituzionalità della legislazione vigente.

La sentenza della Corte Costituzionale è arrivata a fine del 2022 (sentenza n. 238 deposito 28/11/22), che pur non accogliendo l’eccezione di incostituzionalità sollevata dal giudice di merito, ammette il carattere residuale di GS Inps, sancendo che i professionisti iscritti ad albo professionale dotato di propria cassa di previdenza devono essere iscritti e versare i propri contributi ad essa.