Lettera agli iscritti

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A tutti gli iscritti

Cari Colleghi e Soci,

Vi scrivo questa lettera di benvenuto innanzitutto per ringraziarvi di aver dato fiducia alla nostra proposta, di aver accettato di partecipare a questa battaglia di civiltà nata sia per difenderci dai soprusi in atto sia per ridare dignità ed il giusto ruolo sociale alla nostra categoria. Dopo due anni di contatti e iniziative spontanee nate principalmente nel web, grazie alla creazione delle due pagine facebook gestione separata inpsblog e istituzione gestione separata inarcassa, abbiamo ora iniziato questo nuovo percorso. Prima di tutto è stata costruita una casa comune in cui sentirci protetti e sicuri. Ha solide strutture dalle caratteristiche antisismiche e dalle prestazioni energetiche a bassissimo consumo. E’ ancora piccola e la stiamo continuamente ingrandendo in base ai mattoni che tutti voi con le vostre adesioni state portando. Non vuole diventare una casa costosa ma dinamica e funzionale, basata sulla partecipazione e sull’impegno sociale di ognuno di noi.

La nostra categoria rappresenta un’importante e strategica presenza in ambito culturale e produttivo del nostro Paese. La maggioranza svolge attività di insegnamento nella scuola secondaria  attuando l’ottimale collegamento tra esercizio lavorativo e attività didattica anche se rivestono un aspetto molto importante i dipendenti part-time di enti e società. Noi abbiamo una marcia in più di altri nella capacità lavorativa, dedichiamo tanto tempo al nostro amato lavoro sia come dipendenti sia come liberi professionisti, limitando purtroppo il nostro tempo libero e le vacanze. Credo che persone come tutti noi siano un esempio in fatto di impegno personale, di dedizione al lavoro, di creazione di ricchezza per tutto il nostro Paese.

Negli ultimi anni, anche a causa della recessione in atto, si è sviluppato un fronte a noi ostile che ha come riferimento i colleghi iscritti ad inarcassa. In particolare il Consiglio Nazionale Delegati evidenzia un atteggiamento vessatorio nei nostri confronti, ci chiude le porte semplicemente perché abbiamo un posto fisso e siamo quindi dei privilegiati. In pratica noi, che siamo ingegneri e architetti a tutti gli effetti, in realtà a sentire loro utilizziamo la nostra specifica posizione per sottrarre lavoro ai colleghi professionisti a titolo esclusivo. Questo è un atteggiamento assurdo, frutto più di malcelato odio nei nostri confronti che di una analisi onesta. Che dire allora di tanti colleghi “puri” che hanno entrate molto importanti per non dire enormi ?. Non potrebbero accontentarsi di un volume d’affari normale e dare il lavoro in più ai professionisti in difficoltà, magari ai più giovani che faticano ad entrare nel mercato ?. Perché inarcassa non propone una legge che definisca un limite al volume d’affari degli studi ?.  La realtà è che non esistono ingegneri o architetti di seria A o di serie B. Siamo tutti uniti dalla stessa esperienza universitaria, dalla stessa passione per il nostro impegnativo lavoro che dobbiamo ricercare e sviluppare sempre ai massimi livelli. Non ha senso, è assolutamente nocivo per tutta la categoria degli ingegneri e architetti continuare questa medioevale caccia alle streghe, diremo che forse è qualcun altro ad aver bisogno dell’aiuto di un esorcista. Prendiamo atto che inarcassa è la sola cassa professionale a rifiutare il nostro ingresso a pieno titolo, ingresso che risolverebbe da subito le nostre problematiche previdenziali, anche il pregresso.

In questa situazione martoriata si inserisce l’inps, che alla ricerca spasmodica di entrate si mette ad interpretare norme di legge inviandoci gli avvisi di iscrizione d’ufficio alla gestione separata, con sanzioni pari all’80% del dovuto (in base alla provincia, alcune il 60%, altre l’80% ?).  Ora chi si è visto arrivare questo avviso, che di bonario aveva ben poco, ha senz’altro passato qualche notte insonne. Per alcuni si è inizialmente aperto un baratro, altri, come è caratteristica della nostra categoria rispettosa degli adempimenti burocratici, hanno pagato “ob torto collo”. In realtà ora emerge dalle prime sentenze dei Tribunali italiani che l’inps non aveva alcun diritto ad inviarci quelle comunicazioni. Adesso i boiardi di Stato che governano l’inps con atteggiamento alla Robin Hood ma cercando tra le persone sbagliate, dovranno ricredersi e pagare per i danni compiuti. Se i primi Giudici hanno condannato più che l’inps questi dirigenti che interpretano (hanno nome e cognome),  come potevamo noi semplici cittadini lavoratori pagare una gestione separata inps che non ci appartiene?.

Pertanto la nostra azione ora viaggerà su più fronti:

  • l’eliminazione ed eventuale recupero delle sanzioni concludendo con decreto legge la risoluzione n. 8-00203della Commissione Lavoro;
  • l’organizzazione, per i soci interessati, di un ricorso giudiziario contro l’inps per riavere il maltolto e cancellarci dalla gestione separata;
  • la nostra entrata a testa alta in inarcassa con la creazione di una apposita gestione separata. Questa richiesta ci proteggerà in ogni caso da future derive legislative a favore dell’inps, molto probabili visto il clima sociale e le casse vuote;
  • la nostra rivalutazione come categoria,  che permette alla nostra società italiana di collegare il mondo produttivo reale con il mondo della scuola e dell’apparato burocratico pubblico;
  • la difesa della nostra professione dato che alcune sigle sindacali e la stessa fondazione inarcassa desiderano toglierci la possibilità di esercitare.

Questi sono solo alcuni, anche se significativi, aspetti da affrontare. Molte altre possibilità si aprono alla nostra organizzazione, ma di questi aspetti saremo più precisi in future occasioni.

Giunga a tutti voi il mio caloroso saluto ed un sincero augurio di buon lavoro. Vi esorto ad avvicinare i tanti colleghi nella nostra situazione perché solo l’unione fa la forza. A presto

Vicenza 30 giugno 2013                                                                                      

                                                                                                  Il Coordinatore Nazionale INAREDIS

                                                                                                        Arch. Nicola Busin

                                                                                           

 

Lettera Coord.  Naz. agli iscritti 06-13

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